Siamo solo di passaggio e mai nessuno che pulisce

Centocinquantaduesimo

Lo so, la formattazione del testo nei post singoli non è corretta.

So anche che è pesante, che era meglio prima eccetera eccetera.

Il fatto è che dovevo modificare quell’interfaccia, ma fra il lavoro nuovo ed il trasloco e la festa d’addio alla casa, insomma, il tempo è quello che è.

Ho deciso che per le messe a punto mi dedicherò con il nuovo template operativo, così mi potrete insultare, io potrò insultare voi, e magari faccio le modifiche sulle cose che mi fate notare.
Credetemi, fare questa cosa non è stato affatto facile, tenuto conto del tempo che ho a disposizione.

Le uniche annotazioni degli ultimi giorni sono relative al fatto che non ho più il pesce come compagno di stanza. Lo invidio, lui. Monia ha deciso un bel sabato di fare quello che chiedevo da diverso tempo, così ora se la spassa dentro una fontana a Villa Celimontana.  Così ora il signorino se la spassa a quattro passi dal Colosseo.
Ha anche offerto l’aperitivo a tutti quanti quando l’ho liberato, anche se a festeggiare sono state le tartarughe d’acqua che in quattro e quattr’otto si sono mangiate tutto il mangime. Sono poco svegli i pesci rossi.

La scena è stata comica, comunque: non sapendo se fosse possibile o meno liberare il proprio pesce, siamo entrati in modo circospetto, almeno fino alla fontana, dove ho appoggiato il sacchetto pieno d’acqua per aprirlo. A quel punto, dall’altra parte della fontana, si è alzato un grido “GUARDA IL SIGNORE!! STA LIBERANDO UN PESCE!! ANDIAMO A VEDERE!!” la madre di una bimba che avrà avuto sì e no sette anni.

“DAI CHE POI LO FACCIAMO ANCHE NOI!” prosegue, guardandomi con la faccia di chi si sente schiava del pesce rosso a casa.

La bimba ha osservato tutte le mie manovre con notevole curiosità, almeno fino a quando ha realizzato che stavo davvero liberando il mio pesce rosso. A quel punto ha continuato a guardarmi come solo i bambini sanno guardare qualcuno che ha fatto qualcosa di molto brutto, con la fronte aggrottata e lo sguardo contrariato.

Poi è stata la volta della festa d’addio a Galafhouse, un evento agrodolce che comunque ha funzionato: nemmeno una birra sopravvissuta e meno male che i rappresentanti dell’Harley Davidson club Italia non erano tutti.

Scritto questo, ora vado a dormire. Domani giornataccia. Appena sposto tutto nella nuova casa cercherò di chiarire il quadro della nuova situazione. Che se devo essere sincero, mi pare di vivere in un serial televisivo.

Il che è male. Molto male…

 

Ah, quasi dimenticavo: un’istantanea della Galafhouse Goodbye Fest “Vaffanculo mood” 2012. E’ una storia lunga, poi vi spiegherò.

 

 

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  1. Gianluca

    A me piace un casino!!!! Bravo!!!

  2. LordB

    felice di essere stato parte di quella festa di addio, ad uno dei miei rifugi, quelli per i momenti di evasione, fuga dalla realtà.

    il nuovo sito è parecchio figo, stai tornando a lavorare bene sul uebbe…

    siamo sempre qua, in attesa, almeno non sembra più il deserto dei tartari… ora mi dovrò cercare un qualche altro appellativo…

  3. fra

    fiko come scorrono i post nella home!!
    bel lavoro!

  4. LordB

    già, ottimo il lavoro…
    manca solo la sua presenza.

    dai… non ti ho nemmeno chiamato Nasone, quando sono sceso… anche se mi hai ricoperto di insulti…

    mettici un po’ di tempo in sto sito… su… dai…

  5. fra

    sì, cmq non è che adesso sei autorizzato a sparire per altri 2-3 mesi solo perchè hai fatto qualche ritocchino qua e là….

  6. Nicola

    Hai ragione Fra, ma per qualche tempo ho la connessione a caldaia, ed il criceto del carbone ha un passato d’alcolista e tossicomane, quindi la velocità a caricarla è quella che è.

    Appena ho modo prometto che sistemo sia la formattazione dei testi, che altre piccole beghe, e mi rimetto a scrivere: ne ho di cose da dire per questi giorni…

    Per esempio il rapporto all’arma bianca con il nuovo quartiere. Anche lì però bisogna spiegare bene.

    E la quasi alluvione. Dammi un po’ di tempo.

    Epperò anche voi: nessun suggerimento!

  7. LordB

    sto per venire a riprendermi la camicia dimenticata a Galafhouse…

    ahahahahah…

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