Misantropia.it

Siamo solo di passaggio e mai nessuno che pulisce

Centocinquantottesimo

Ho avuto la fortuna di accedere alla rete già nei primissimi anni della sua diffusione massiva. Eravamo a cavallo fra il ’96 ed il ’97, il modem ventotto e otto era più veloce del quattordici e quattro che era più veloce del novemilasei, se non ricordo male, la velocità con cui comunicavano i fax.

Centocinquantasettesimo

Devo tornare indietro di qualche anno. Far scolare tutta l’acqua passata sotto ai ponti attraverso il mio setaccio mentale, scassinare i compartimenti stagni in cui ho depositato i ricordi, prendere tutti quelli che lo riguardano e rileggerli. Daccapo.

Festa della Mamma

Rosa

Centocinquantaseiesimo

Perché ai gatti neri non piace il pop punk.


La vicina di casa al piano di sopra ha tre gatti: uno siamese, uno europeo classicamente grigio ed uno nero.
Il mio primo incontro con loro è stato durante la prima giornata tiepida dopo l’avanzamento orario primaverile. Sfruttando la luce diurna poco dopo le diciotto, sono entrato in casa, ho afferrato il mio nuovo ukulele, mi sono acceso una sigaretta ed ho iniziato a strimpellare seduto su una sedia sotto il portico.

Centocinquantacinquesimo

Ci sono, Fra, ci sono. E’ l’argomento da scrivere a mancare. Non che non abbia nulla da dire, qualche cazzata ce l’ho sempre, ma in questi giorni non mi viene in mente nulla di particolare di cui parlare.

Centocinquantaquattresimo

Fra un po’ di ore sarò seduto su un treno. Guarderò probabilmente con curiosità tutti i passeggeri sistemarsi al loro posto prima della partenza. Altrettanto probabilmente mi dovrò alzare per fare spazio a chi si siederà nel posto accanto.

Centocinquantatreesimo

Cara Santa Lucia,
mia musa giocoliera del destino, lanciatrice dei miei dadi fatali, inguaribile burlona, donna volante non vedente e senza pensione di invalidità: quest’anno la mia lettera è di congedo dalla tua notte di fatiche.
Anzi, se devo dirtela tutta vorrei la raccogliessi quando hai proprio finito di fare tutto il giro, te la portassi a casa e te la leggessi in tutta calma subito dopo aver parcheggiato l’asinello nel tuo box privato, ti sia messa in tuta e babbucce imbottite e magari ti sia versata il bicchiere di rhum dopo gli straordinari di questi giorni.

Centocinquantaduesimo

Lo so, la formattazione del testo nei post singoli non è corretta.

So anche che è pesante, che era meglio prima eccetera eccetera.

Il fatto è che dovevo modificare quell’interfaccia, ma fra il lavoro nuovo ed il trasloco e la festa d’addio alla casa, insomma, il tempo è quello che è.

Centocinquantunesimo

Antefatto

La stagione 2011/2012 del Qube è stata caratterizzata da un valore aggiunto: alle serate rock del giovedì, quelle deliranti del venerdì, quelle di nuovo rock con birra “aggratiss” il sabato, si era aggiunta la serata del lunedì.

A Mordor le serate del lunedì, soprattutto per coloro che avevano passato la domenica chiusi in casa attaccati alla presa della corrente per ricaricare le batterie a terra dal weekend, erano un problema non di poco conto. Manciate di individui disperati alla ricerca del posto aperto e spesso si finiva in un bar predisposto ai tornei di scopa piuttosto che alla musica ed altro.
Questo problema Roma non lo percepisce, ma le serate del lunedì, nella discoteca sotto casa, cominciavano ad andare davvero forte.

Centocinquantesimo

Visto che oggi non lavoro causa principali nel rispetto del Yom Kippur, e sto cominciando a mettere in ordine le cose per rinnovare questo posto, mi sono imbattuto in un paio di foto che non ricordo di aver postato o meno.

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